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sabato 3 agosto 2019

Porte della fate

                                                          Fairy doors











Fairydoors 
La prima porticina fatata che vidi era in un mercatino di Natale, all'estero. Ne rimasi incantata! Di legno intagliato e decorato, con freggi color oro. Piccolissimi fiori essiccati ricadevano a grappoli sui lati fin giù alla base dove tra muschio e pietruzze se ne stavano funghetti dipinti a mano.
Una targa,minuscola, indicava "Fairy door"!
Curiosa, come sempre, ho scoperto uso e tradizioni di questo piccolo portale.
Oh! Si! C'è molta confusione in giro, forse perché affonda le sue radici in tempi lontani.La credenza dell'esistenza di fate ed elfi era comune tra adulti e bambini, in alcuni paesi come l'Islanda, la metà dei residenti crede ad esseri simili ad elfi e fate, gli "huldufolk" (persone nascoste)
Tuttavia la comparsa della prima porta delle fate si deve a Jonathan Wright che ne costruì una per le sue figlie "uno spazio magico in cui lasciare libera la fantasia e dimenticare un po il mondo reale", ogni volta che vi passavano davanti le piccole inventavano storie fantasiose.
In realtà sono un modo originale di stimolare la creatività nei piccoli, una vera porta di accesso verso la fantasia.




Ed è così che un po per gioco un po per piacere compare per magia anche in casa mia, il gioco ci prese così tanto che ad un certo punto avevamo porticine ovunque sulla cappa, nell'ingresso, sullo scaffale dei libri, in giardino e... ovviamente in cameretta! La cosa più divertente era farle, crearle insieme dando sfogo all'immaginazione, per alcune ci sono volute giornate intere per altre bastavano bastoncini di gelato riciclati, guai a buttare uno! Serve per le porticine!

Dopo averli incollati si passava al colore (i pastelli erano sufficienti )poi ad incollare oggetti vari, di solito ricordi raccolti durante le passeggiate.
Ma se non si è così fortunati da reperire il materiale in casa si possono ordinare dei kit o la porta della fata su Amazon, troverete un ampia scelta.
Io preferisco farle con i materiali più vari dal legno al fimo, feltro o fommy a voi la scelta. Volete mettere la soddisfazione nel farle da sole!



L'obbiettivo e creare momenti indimenticabili in famiglia e un po di magia tutto l'anno.
Dietro alle porte non c'è nulla di visibile, ma il loro mondo nasce e cresce con la nostra immaginazione. I bambini vengono incoraggiati a comunicare con la fata che lascerà piccoli regalini e segni del suo passaggio.
Unica regola...mai toccare la polvere di fata!




Cosa non deve mancare in una porta delle fate?
Innanzitutto ricorda che le fate amano le cose belle, poi...
- un piccolo cartello con scritto fairy door
- un tappetino davanti alla porta
- impronte di fata
- cassetta della posta
- una piccola chiave
Non vi resta che:
- scegliere un posto speciale per la vostra porta, lasciare un po' di polvere di fata davanti all'entrata
- se al mattino non trovi più la polvere magica la tua fatina è arrivata 
- scrivi qui il nome della tua fatina

 Ora tutto quello che dovete fare è  credere!

Loredana Fiori 




mercoledì 19 giugno 2019

Pensiero magico del bambino

                                    Perché è così importante per il
                                                   bambino











Facciamo finta che ... io sono un pilota di aerei e tu...😂😂😂

Quante volte hai sentito pronunciare questa frase dal tuo piccolo cucciolo di uomo? 100 ...1000 volte?
E' risaputo i bambini hanno una grande immaginazione... per loro e normale credere che tutti gli oggetti abbiano una propria vita e possano interaggire con loro: un pupazzo può spostarsi da solo o parlare e capire ciò che gli si dice.
In pedagogia questo aspetto del bambino viene chiamato "Pensiero magico".
Si! Hai capito bene Magico! Ed e' un aspetto fondamentale nella crescita del tuo bimbo per tre motivi: 

-Difende il bambino dalla paura e da cio che non comprende

-E il mezzo che il bambino ha per conoscere e capire la realta

-Va rispettato e non smentito, perché ciò infonde sicurezza

Mi capita di osservarli (I bambini) e mi accorgo che in effetti gli basta veramente poco. Che davvero un bastoncino diventa magico e un foulard un mantello, attribuiscono ad ogni cosa ciò che loro pensano e provano, non sono legati da spazio e tempo o da logiche che spieghino ogni fenomeno.
Farli lavorare con la loro immaginazione e un bel compito educativo!








Sarebbe bene che ogni genitore non smetta mai di far sviluppare accanto al pensiero razionale, anche quello magico: è importante che la parte più fantasiosa e creativa di un bambino (ma anche di un adulto) sia alimentata e utilizzata nel migliore dei modi.
Arriverà, inevitabilmente, il momento in cui si farà spazio il pensiero più adulto (Pensiero ipotetico deduttivo come lo chiamo' Piaget).

Fino ad allora lasciamo spazio al suo pensare magico, che gli permette di costruire una realtà più sicura, a sua misura che lo tranquillizza, ad esempio scongiurando qualcosa di brutto o aiutandolo a veder realizzato qualsiasi desiderio.
in altre parole potremmo dire che rappresenta una forma di difesa a ciò che non comprende o è difficile da spiegare.
Allora entra in gioco il mondo incantato del bambino, dove tutto è possibile e le spiegazioni più semplici sono le più ovvie, perché regalano tranquillità scacciando paure e piccoli timori.

In fondo anche tu ne conservi un vago ricordo, Noo?!

Qual'è  la cosa più fantasiosa che ricordi della tua infanzia?


Ecco! Ora che l'hai ritrovata prova a descriverla e giocaci con il tuo bambino!💞💞💞💞

martedì 16 aprile 2019

💕Agnellini pasquali💕

                                            AGNELLINI PASQUALI: UNA SORPRESA
                                                            PER I VOSTRI BAMBINI










Strana mania quella di noi donne! Intendo quella di pulire a fondo con l'arrivo della primavera! Che ovviamente coincide con le feste pasquali.
Mentre pulisci e ordini escono fuori cose che avevi dimenticato di avere, così oggi cosa salta fuori? Una vecchissima enciclopedia della cucina... o meglio... ne ho solo un volume; gli altri saranno andati persi durante i vari traslochi.
Golosa come sono, devo aver fatto in modo che non andasse perso.
Forse non ci avete mai pensato, ma in realtà siamo tutte golose. Inutile nasconderlo, e quando arrivano le feste ci piace pasticciare e creare un buon dolcetto, se è anche bello da vedere ci sentiamo soddisfatte.

Fatta questa premessa sul libro ho trovato una ricetta veramente carina per sorprendere parenti, amici ma soprattutto i bambini.
Eccola qui di seguito, prova anche tu a farla, poi facci sapere il risultato.

Occorrente:
2 stampini a forma di agnellino

https://amzn.to/2KBe1oh qui potrete trovarne un ampia scelta con consegna in tempo per poterli realizzare al più presto.

Per la pasta:
150 gr. di burro
150 gr. di zucchero
una bustina di zucchero vanigliato
4 uova
3 cucchiai di rum
150 di fecola
1 bustina di lievito in polvere
150 di farina
🍫🍫
Per l'agnello bianco:
75 gr di nocciole macinati

Per l'agnello marrone:
2 cucchiai di cacao
30 gr. di zucchero
75 gr. di nouget (pasta di nocciole)
🍶🍶
Per la glassa dell'agnello bianco:
75gr di zucchero a velo
2 cucchiai di succo di limone
2 cucchiai di polvere di cocco grattugiato

Per la glassa dell'agnello marrone:
75gr di zucchero a velo
1 cucchiaino di cacao
2 cucchiai di rum
Codette di cioccolato

Amalgamate gli ingredienti per la pasta, poi dividete in due parti il composto; una parte per l'agnellino bianco e l'altra per quello marrone.
Aggiungete gli ingredienti rimasti, separandolu in due ciotole diverse.
Ungete le formine, versate l' impasto e mettete in forno caldo sul ripiano centrale per 45 minuti. Forno elettrico, 200°.
Lasciate raffreddare prima di toglierli dalla forma. Intanto preparate le glasse.
Stemperare il succo di limone con lo zucchero e spenderli sull'agnellino bianco quindi cospargere il cocco grattugiato.
Per l'agnellino marrone, amalgamare lo zucchero con il cacao e il rum. Spalmatelo sull'agnellino e cospargetelo con i granelli di cioccolato.

Io ho provato e vi assicuro e più facile di quanto sembri. Li ho confezionati con delle bustine trasparenti .. un bel fiocco e via! Pronti per essere regalati il giorno di Pasqua.🎀🎀
Assaggiate e dite se non sono buonissimi.

Buona Pasqua !

lunedì 18 marzo 2019

UN LIBRO PER EDUCARE ALLA DIVERSITA' E ALL'UGUAGLIANZA

Bentornati al nostro appuntamento del lunedì, e questa settimana siamo nella rubrica "LIBRI PER BAMBINI"! 

Come al solito i miei articoli sono ispirati da vicende quotidiane ed esperienze di mamma, così non posso non parlarvi di questo libro: "Tea: E tu di che colore sei?" che ci ha tanto aiutato nella risoluzione di un bel dilemma educativo....

Prima di parlarvi del libro devo fare una piccola premessa... La mia bambina (ora ha 4 anni) fino a pochi mesi fa ha sempre avuto una sorta di diffidenza per le persone "esteticamente diverse da noi". Inizialmente non davamo troppa importanza alla questione, anche perché poteva essere motivata dal fatto che veramente non è capitato spesso nella sua vita di conoscere bimbi di nazionalità diverse... Ma crescendo ha rafforzato il concetto di diversità e quel che inizialmente era diffidenza si è trasformata in avversione. Non capiva che il mondo è vario e colorato in superficie, eppure uguale nel profondo; vedeva la diversità come una malattia da curare (e vi assicuro che ce ne ha fatte vedere delle belle...!) ed era molto difficile spostarla da questa convinzione.
Al che abbiamo cercato di creare situazioni di scambio, condivisione, gioco ecc... che le facessero apprezzare lo stare bene con tutti; si sa che l'esempio è il miglior modo di spiegare ed insegnare le cose, ma la vera "soluzione" al problema l'abbiamo trovata in questo libro, che è  perfettamente riuscito nella sua funzione di strumento educativo.


"Tea ha sei anni, una famiglia che le vuole bene, un gatto e tanti amici. ma c'è una questione che le crea confusione; ci sono bimbi di tanti colori diversi... bianchi, neri, gialli... e allora? Che c'è di strano? anche i calzini sono di tanti colori diversi, ma nessuno ci trova nulla di male... 
In un dialogo con il papà pone domande e trova risposte fino a scoprire un modo nuovo e bellissimo di vedere ogni persona.



Nella classe di Tea ci sono bambini di tanti paesi diversi. Si chiamano Malik, Liu, Oxana, Paula... 


A Tea serviranno un sacco di colori per disegnarli tutti!


Questo libro è consigliato a BAMBINI pieni di colori che, insieme, giocano, ridono e vanno a scuola! E ai GENITORI che non vedono colori, ma solo bambini! 


Ora anche la mia bimba ha imparato a vedere il mondo come Tea, la sua bambola preferita ha la pelle color cioccolato e a casa ci parla in spagnolo come la sua amica Ana Sofia.

A volte la soluzione a grandi problemi è davvero molto molto facile.

Noi abbiamo acquistato il libro su Amazon, di seguito vi lascio il link del prodotto!https://amzn.to/2CpT3SR


Spero che questo articolo sia stato utile a tanti di voi, fatemelo sapere nei commenti!

Vi saluto miei cari con il mio solito motto, che oggi è appropriato più che mai!
"La vita non è in bianco e nero, è a pois!!"




venerdì 15 marzo 2019

MANGIARE SANO CON MENO DI 100 EUO AL MESE: #ZEROSPRECO

Parola d'ordine #NienteSpreco per giungere a #ZeroSpreco

Ricordiamo lo sciopero di oggi per salvare il pianeta dal cambiamento del clima e nel nostro piccolo diamoci l'obbiettivo NIENTE SPRECO, ma anche quello di avvicinarci sempre più allo #zerospreco, in cucina per mangiare sano e con gusto con meno di 100 euro al mese!




Non serve solo l'organizzazione. serve ragionare, programmare in modo strategico la nostra vita.

Una volta studiato il percorso da fare non sarà più un problema, non dovremo più pensare cosa sia meglio e la nostra mente potrà dedicarsi ad altro senza essere impegnata a sapere cosa fare da mangiare per i nostri figlia a scuola (un ottimo modo per risparmiare sul budget mensile è avvalersi del diritto di portare il cibo, sano, da casa) e potremo così ottimizzare tempi e risorse.

Ogni stagione ha i suoi frutti, ogni stagione ha le sue verdure che alla fine sono quelle che costano di più.

Iniziamo ad amare la natura ma anche la campagna che è sempre più abbandonata e ricca di frutti e di squisitezze, ottima occasione per fare giri con i figli e riconquistare il territorio.

Le stagioni migliori per la frutta secca sono i mesi autunnali dove possiamo trovare in luoghi abbandonati, ma anche da un amico contadino, castagne, noci, mandorle e nocciole e sarà un vero divertimento tostarle per fare farine e frutta secca da utilizzare come spuntini per tutto il periodo scolastico.


Ottime sono anche mele, fichi, cachi, prugne sempre da farsi secchi, ma golosissimi sono anche gli sciroppi con della meravigliosa macedonia fresca a base di pere, pesche, fragole e ciliegie.. sono colazioni ricche di vitamine e nutrienti che daranno tanta gioia ai vostri piccoli, facili da trasportare con delle vaschettine ermetiche.

E delle bucce, semi, piccioli e noccioli cosa facciamo?

Abbiamo detto zero spreco... quindi vediamo come ottimizzare i nostri prodotti e non buttare via nulla

Ogni frutto ha quello che definiamo il suo scarto ma è solo che non sappiamo cosa farci, vediamo un po':


Frutta, con la buccia di aranci, mandarini, limoni possiamo grattarle e essiccarle per poi utilizzare in dolci o gelati nella stagione stiva, non da meno è l'utilizzo per fare gustosissime bevande aromatizzate e per spingersi in imprese più impegnative quali liquori come limoncello o crema di mandarino!
Chi ama l'acqua detox con i Grani di kefir può usare anche le bucce per aromatizzare e rendere più gustosa l'acqua invece di sprecare e poi dover buttare tutta la frutta!
Qui una pagina con gustose ricette di acqua detox!  https://www.facebook.com/acquadetox/



I piccioli della frutta come le ciliegie sono ottimi per fare dei buonissimi decotti, invece i noccioli se lavati in acqua bollente e fatti essiccare sono fantastici per fare dei cuscini per le termo terapie o degli scalda mani per l'inverno... se messi dentro un sacchetto e poi nei peluche dei bimbi diventano degli ottimi scalda-sonno per i più piccoli!

foto: Misshobby


E con le Verdure? cosa possiamo fare con lo scarto, le foglie più esterne dell'insalata, della verza?


Ottimi frullati e salse di condimento, guarnizione e accompagnamento delle pietanze e se abbiamo più voglia di impegnarci possiamo che fare a piccoli quadratini e soffriggere un po' tutti i tipi di verdura che usiamo durante la settimana, alla fine metteremo tutto insieme e ne faremo un passato da mettere nei cubetti del ghiaccio per conservare come brodo vegetale misto, saporito e sano.





 porta ghiaccio


Se non avete i porta cubetti quelli in silicone su Amazon sono davvero stupendi e una volta fatti potete mettere tutti i cubetti in un sacchetto e riutilizzare il silicone per altro! 

Qui puoi trovare stampi di tutti i tipi per mettere via le tue scorte!!! https://amzn.to/2UyyOcU


                                                     

Una delle pietanze che ci da il maggior scarto ed è disgustosa anche nella pattumiera è il pesce...come possiamo recuperare tutto e definirlo #nientespreco? magari con il tempo arriveremo a #zerospreco?


La testa dei pesci, le pinne, la coda e la lisca sono la parte migliore per dare gusto e sapore alle pietanze...ma come?  privare il pesce di queste parti e in particolare se lo facciamo al forno, dopo aver anche tolto la pelle dobbiamo riporlo in un vassoio nuovamente in forno ad una temperatura massima di 50 gradi per qualche ora fino che tutto non è assolutamente disidratato.

A quel punto trasformarlo in polvere sarà uno scherzo e insaporirà i nostri risotti come mai nulla prima.

Se vi fa strano ricordate che qualunque insaporitore abbiate mai usato è stato fatto con gli scarti delle lavorazioni industriali e sicuramente senza tutta la pulizia e accorgimenti che possiamo usare noi...




E le parti grasse della carne, dei salumi, la pelle che togliamo dal pollo? Anche in questo caso...se abbiamo un gatto in casa possiamo che dare a lui le parti più gustose ma una passata in padella con un po' di sale o chi non ne vuole usare una bella spolverata di sedano essiccato e farlo cuocere fino a rosolare ci permetteranno di avere una buona base da mettere nel frullatore o mini-pimer per creare della salse o anche in questo caso una base per brodo di carne o insaporire arrosti da spalmare sulle carni prima di informare!

Abbiamo finito un bel pasto ricco di sapori, come ripulirsi la bocca? Un buon caffè! Poi magari prendiamo pure il limoncello con le nostre bucce messe in infuso nell'alcool...



I fondi di caffè, mai buttarli nell'umido ma nei vasi delle nostre piante! sono un ottimo concime e se non ne abbiamo abbastanza nel compost che potremo fare in terrazza per avere sempre un terriccio organico per il nostro orto balcone ma un uso ancora più sfizioso è quello di farci delle creme rassodanti, scrub, anti cellulite, naturali ed efficacissime!


Di seguito vi metto il link per fare un'ottima crema anticellulite!


Spero che queste piccole idee abbiano reso la vostra vita più gustosa e più economica, abbiamo solo questa terra e sprecare meno non è solo questione di risparmio..ma di dovere verso i nostri figli!

Mamma con Vista Famiglia





giovedì 14 marzo 2019

💕IL POTERE PEDAGOGICO DELLE FIABE 💕

                     







Iniziamo con il dire che spesso confondiamo favola con fiaba pur avendo la stessa etimologia sono due generi narrativi diversi.

FAVOLE:
Le favole sono dei brevi racconti, i personaggi sono animali
che parlano e ragionano come gli esseri umani. L'elemento principale è  dato da una morale di solito formulata alla fine del racconto.
Il più antico autore di favole è Esopo chi non ricorda "Al lupo, Al lupo" o "La volpe e l'uva" così celebri da divenire dei proverbi popolari.
Le favole infatti sono racconti di storie e tradizioni tramandate, è un metodo antico ed efficace per trasmettere morale, valori e favorire l'immaginazione e la creatività.

FIABE:
La morale è presente ma sottintesa mai espressa  chiaramente, ha origini popolari descrive storie di gente povera e ci sono personaggi fantastici mostri, fate, stregoni.
Elementi principali di una fiaba sono:
La magia
Personaggi inverosimili o inesistenti nella realtà
Luoghi imprecisi (tanto, tanto tempo fa in un paese lontano)
Il lieto fine

Detto questo che sia fiaba, racconto o favola l'importante è raccontare!
Attraverso il racconto comunichiamo in maniera interattiva con il bambino, attraverso la lettura di storie lo aiutiamo a crescere e ne stimoliamo il cervello aiutando lo sviluppo del linguaggio. A tal proposito sono stati fatti degli studi, usando la risonanza magnetica, hanno scoperto che il cervello dei piccoli si illuminava quando ascoltavano storie.

"Il compito più importante dei genitori è quello di aiutare i figli a trovare un significato alla vita e per arrivare a questo sono necessarie molte esperienze di crescita"  Bruno Bettelheim.
Il bambino ha bisogno di acquisire la capacità di comprendere se stesso e le fiabe sono un valido aiuto.
Bettelheim (psico-pedagogista ) si è occupato delle fiabe e del "Mondo Incantato" che ogni bambino ha, un mondo magico che lo accompagna alla scoperta di sé e della realtà che lo circonda, che parla al suo inconscio e placa le ansie.
Quale miglior modo, allora! Se non quello di usare il pensiero magico infantile per comunicare, la fiaba si trasforma in uno strumento di aiuto.
Le fiabe contengono i principali problemi umani (l'angoscia della separazione, la paura, il bisogno di essere amati ecc.)
La realtà viene semplificata, le situazioni tradotte, metabolizzate per questo la fiaba ha una valenza psico pedagogica di supporto: permette di conoscere le avventure e disavventure della vita, il bene e il male e le possibili soluzioni. Le fiabe insegnano che è normale che la vita presenti degli ostacoli solo chi affronta le difficoltà con coraggio riuscirà a vincere.
L'insegnamento delle fiabe non sta nella morale ma nella fiducia nel poter riuscire!

Vivere le emozioni dei personaggi e se alla fine ci riescono loro a superare paure e conflitti può riuscire anche lui, il bambino, a superare ostacoli e timori.
Le fiabe quindi si trasformano in uno strumento terapeutico presentano svariate situazioni di vita, parlano con un linguaggio semplice e donano sensazioni ed emozioni tra chi ascolta e chi racconta.






Per i piccoli ascoltatori chi legge ha un ruolo importantissimo, e' visto come una persona disponibile, affettuosa che dedica il suo tempo a lui e grazie a ciò impara parole, nomi, verbi. Il tempo che un adulto dedica alla lettura per il proprio piccolo e un tempo di valore educativo e di qualità che si protrarrà nei giorni con curiosità e domande potenziando così lo sviluppo del linguaggio e la capacità di esprimere sentimenti ed emozioni.
Non è forse vero che molti di noi ricordano con nostalgia i racconti e le storie che ci raccontavano da piccoli?
Quanta saggezza in quelle storie vero? Non ci abbiamo mai riflettuto eppure è  così!
Il potere della fiaba è efficace sia per i bambini che per gli adulti... proviamo a rileggere "Il piccolo principe" ora... ora che siamo grandi, avrà un altro significato, un altro insegnamento e poi fatemi sapere.


💖💖"LE FIABE NON INSEGNANO AI BAMBINI CHE I DRAGHI ESISTONO,
LORO LO SANNO GIÀ CHE ESISTONO. INSEGNANO CHE I DRAGHI SI POSSONO SCONFIGGERE "💖💖

                            (G. H. Chesterton)

mercoledì 13 marzo 2019

FESTA DEL PAPA' CREIAMO UN REGALO SPECIALE

Oggi vi propongo un progetto da realizzare insieme ai bambini per la festa del papà, niente di complicato tranquille :)



Si tratta di realizzare un album di figurine personalizzato.
Occorrente:
  • carta semplice formato A4 o anche cartoncino(se la vostra stampante supporta il cartoncino sarebbe ottimo)
  • carta adesiva lucida od opaca, 
  • stampante
  • colori, penne
  • fantasia e tantoooo Amore
Di seguito trovate delle schede da scaricare e stampare, sarebbe meglio su cartoncino viene un lavoro più rifinito, ma va benissimo anche la carta comune in formato A4.













Scegliete coinvolgendo i bambini le foto che vi piacciono di più, le più divertenti, le più coccolose, e stampatele in misura 7x5 cm , 8 in orizzontale e 11 in verticale ed infine quella grande, 9x13 cm.

Completate le schede e voilà il gioco è fatto il vostro speciale regalo è pronto!

Se avete dubbi o richieste d'aiuto scrivetemi anche su https://www.facebook.com/ilmondocreativodivale

Fatemi sapere cosa ne pensano i papà che lo riceveranno ♥

Al prossimo laboratorio

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martedì 12 marzo 2019

LA PIETRA DEL PARADISO: LA MALACHITE

Quanti di voi conoscono la pietra del Paradiso? E soprattutto come la riconosco?
 
Ormai sono completamente innamorata di tutte le pietre, soprattutto quelle che possono portare benefici nella vita di tutti i giorni.
Questa volta mi soffermerò sulla Malachite. Come prima cosa la si può riconoscere dal suo colore verde intenso con striature curvilinee alternate sia chiare che scure. Si tratta di un carbonato di rame e il suo nome deriva dal greco Malake, "malva", perché ricorda il colore delle foglie della pianta.

Vi chiederete perché pietra del paradiso? Secondo varie culture rappresentava la bellezza, la sensualità, il senso estetico, la curiosità e le arti musicali. Infatti aumenta l'amore per la bellezza e la sete di conoscenza.
Si dice sia indicata come calmante e antispastico, rilassa il sistema nervoso, allontana l'anoressia e la depressione. 
Nel Medioevo si pensava alleviasse i problemi mestruali e a facilitare il parto, tanto da darle anche il nome di pietra delle ostetriche.
Ottima come disintossicante, assorbe i dolori e i gonfiori. Aiuta a rafforzare il cuore e il sistema circolatorio, e risulta particolarmente indicato per chi soffre di fragilità capillare. Grazie all'alto contenuto di rame aiuta l'azione del ferro nella produzione dei globuli rossi e stimola la rigenerazione del sangue e dei tessuti.
Continuando a leggere le sue molteplici proprietà sembra aiuti a stimolare la consapevolezza dei propri bisogni e dei propri desideri e liberarsi da dolori e traumi repressi.

Una volta scoperte tutte queste proprietà occorre capire come utilizzarla al meglio. Gli esperti suggeriscono, sul piano spirituale, di portare la Malachite con sé a contatto con la pelle come collana o ciondolo, oppure appoggiandola a livello fisico sulle parti da trattare. Messa sotto il cuscino, dicono, favorisce un sonno tranquillo. Attenzione però a non eccedere nell'utilizzo. 
Ricordatevi sempre, una volta utilizzata, di lavarla accuratamente sotto l'acqua corrente per scaricarla ed averla sempre pronta all'uso.


www.cure-naturali.it
Foto prese dal web

lunedì 11 marzo 2019

VESTITI MAMMA E FIGLIA - LA NUOVA TENDENZA

Ciao miei cari!! 
Bentornati al nostro appuntamento del lunedì, oggi con la rubrica dedicata alla moda. 
Qualche settimana fa vi avevo dato suggerimenti per il carnevale, con idee originali per tutta la famiglia (trovate il post a questo link  COSTUMI DI CARNEVALE FORMATO FAMIGLIA); ora che invece ci avviciniamo al periodo delle cerimonie e della bella stagione vorrei mostrarvi delle proposte di abbigliamento elegante, in coordinato mamma e figlia.

A dir la verità ormai è una tendenza piuttosto dilagante, quella che la mamma e la bambina vadano vestite uguali, o perlomeno coordinate. La ricerca di uno stile, o il seguire la moda, o anche semplicemente la voglia di sottolineare un legame indissolubile hanno fatto sì che questo fenomeno prendesse sempre più piede.



Quando si partecipa ad una cerimonia, festa, serata o quel che sia... il mio consiglio è innanzi tutto quello di non "strafare": è fondamentale scegliere degli abiti che siano adeguati al grado di coinvolgimento nell'evento. Ad esempio se mamma e figlia sono le protagoniste della festa, potranno mettersi in mostra ed emergere dal resto dei partecipanti, con abiti colorati, importanti o appariscenti, ma se sono semplici invitate sarà consueto un abbigliamento sobrio, seppure abbinato.

Per le cerimonie del periodo primaverile i colori più indicati e delicati sono gli intramontabili pastello, peraltro tornati di gran moda proprio quest'anno.
 Quindi sì al rosa, giallo, azzurro, verde, lilla, grigio polvere, cipria... purchè siano in una tonalità "mat".

Il secondo consiglio è quello di indossare abiti adeguati alla propria fisicità. E' ovvio che madre e figlia abbiano una conformazione fisica completamente diversa, come è altrettanto risaputo che per ogni forma ci sia il modello ideale a valorizzarla.
Fatta questa premessa è logico pensare che la soluzione migliore sarebbe fare due abiti non identici, utilizzando però gli stessi colori, tessuti e volendo la stessa linea. Sarà possibile differenziarli nelle scollature, nell'altezza dei tagli (taglio al punto vita, sottopetto, fianchi), nella lunghezza degli orli...
Quando si opta per questa soluzione, generalmente l'abito della mamma è pensato proprio per valorizzare la sua fisicità e mascherare i punti di debolezza; mentre quello della bambina andrà a riprendere le linee, mantenendo però uno stile più "baby" 



C'è poi la situazione in cui si vuole vestire allo stesso identico modo. A quel punto è indispensabile sceglierne un vestito che sia adeguato ad essere indossato sia da una donna che da una bimba, e che non accentui difetti importanti in nessuna delle due persone. Generalmente il modello si sceglie sulla base del fisico della madre, visto che la piccola fondamentalmente non dovrebbe avere grandi imperfezioni.



Non sono rari i casi in cui, con l'arrivo della bella stagione, si abbia anche voglia di fare delle belle foto in esterna, occasione per la quale il coordinato mamma e figlia è quasi un obbligo. 
Ci sono fotografi specializzati nel settore famiglia, gravidanza e bambini, che realizzano servizi accurati ed emozionanti, ricordi indelebili di una realtà in continuo mutamento.
Generalmente sono i fotografi stessi che mettono a disposizione abiti e accessori, ma si può sempre richiedere di indossare capi scelti personalmente.


Ora vi starete chiedendo in quale negozio sarebbe possibile acquistare abiti come questi, o quale sito andare a cercare per prendere spunti e idee da realizzare. 
La soluzione più raccomandata è quella di farsi un'idea prendendo spunto dal web (pinterest è certamente una delle principali fonte di ispirazione!) e poi rivolgersi ad una sarta, stilista o consulente che possa consigliarvi il modello giusto e confezionarlo a regola d'arte direttamente sulle vostre misure.
Ma ormai esistono delle vere e proprie "dressmaker" specializzate nel settore mamma e figlia, che hanno negozi fisici, o che lavorano on line, promuovendo modelli propri, originali e ben studiati, e  spediscono in tutto il mondo.
Gli abiti delle foto presenti in questo articolo sono tutti opera della stessa artista; qualora foste interessati, nel suo sito troverete queste e tante altre proposte CarliniFD.


Miei cari, concludo con il solito abbraccio virtuale per voi e il mio motto da persona entusiasta della vita e delle possibilità di crescita e appagamento che ogni giorno ci si presentano:
"La vita non è in bianco e nero, è a pois!"

Alla prossima!!



Sara Carlini

venerdì 8 marzo 2019

MANGIARE SANO CON MENO DI 100 EURO AL MESE - OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA -

Si sa... l’olio costa tanto... quello buono costa davvero tanto ma vi posso confermare che i contadini non ci guardavano davvero nulla!

Le olive sono piccole, sono davvero piccole e vanno raccolte ad una ad una, portate al frantoio e dopo la molinayura abbiamo finalmente l’olio che esce, verde oro, limpido e gustosissimo!!!



L’olio e’ davvero una delle cose migliori che abbiamo nel nostro splendido paese, l’acidità bassa come in Italia non e’ In nessun paese al mondo.

Olio Evo di qualità indiscussa ha un’acidità bassissima, chiedete sempre di vedere le analisi, è’ ottimale solo quando varia fra lo 0,1 e lo 0,8, più è’ bassa migliore è’ la qualità, diffidate seriamente da quelli che superano lo 0,8!

Un buonissimo olio ha all'interno l’oleuropeina, un principio che da secoli è’ dimostrato essere fonte di benessere, usato da sempre per migliorare e prevenire malattie importanti cardiovascolari, migliorare la pressione, tenere sotto controllo il diabete, aiutare nelle sindromi metaboliche, nella circolazione sanguigna, aiuta a prevenire la demenza e alzheimer.

Di contro usare olio non extravergine può muovere gravemente alla salute e purtroppo quando lo acquistiamo al supermercato, troppo spesso, davvero troppo spesso, e’ un olio “tagliato”, quindi con aggiunta di olio di sansa (che proviene da una successiva spremitura sella sansa, lo scarto delle olive) e anche con olive o sansa proveniente da altri paesi.

Ma dato che non vogliamo parlare male dell’industria, pensiamo piuttosto a raggiungere il nostro obiettivo, “mangiare sano con meno di 100 euro al mese!”.

Spesso ci viene dato il consiglio di usare olio evo solo per condire, ma oramai anche i nutrizionisti si sono sbilanciati e parlano bene dei grassi contenuti nell’olio extravergine di oliva!


E’ la cosa  più sbagliata in assoluto usare l’evo per condire e per cucinare poi usare olio più povero o addirittura olio di semi.

La scienza ci dice che dobbiamo interporre fra il nostro cibo e il tegame o la padella dove cuciniamo un liquido affinché il nostro cibo non subisca danni e diventi potenzialmente cancerogeno, ma usare un olio che fa male già in partenza e’ altrettanto sbagliato.

Oramai e’ dimostrato che l’unico olio con cui si possa cucinare  e anche friggere in assoluta serenità senza rischiare la salute e’ l’olio extravergine di oliva!

Ebbene a questo punto dobbiamo capire come poter avere un ottimo olio senza spendere cifre che sono difficili da sostenere.

 A casa mia, siamo tre, usiamo circa due litri di olio al mese fra quello per cucinare e quello per condire. Comprenderete bene che se spendo solo per l’olio 30 euro al mese per avere un prodotto di qualità sarà difficile restare nel budget indicato!

Quindi cosa possiamo fare?

Rivolgerci ad un piccolo agricoltore, ad un produttore locale di olio, permetterà di avere olio magari dell’anno prima a prezzi più scontati e l’olio cosiddetto “vecchio” ha come unica caratteristica quella di perdere il “pungente” e se debitamente filtrato avrà perso il suo colore verde oro un po’ offuscato e sarà diventato giallo oro e limpidissimo! Per quello che riguarda invece le proprietà organolettiche, sapore e acidità se ben conservato sarà ottimo come quello “nuovo”.

Fate sempre attenzione a come si conserva l’olio perché assorbe odori e sapori molto facilmente, non a caso si possono fare ottimi olii aromatizzati, ma assorbe anche odori e sapori non buoni per questo e’ Importante conservarlo in luoghi asciutti e areati, possibilmente al buio in silos o latte in vetro o acciaio e assolutamente chiusi ermeticamente!

Un contadino di fiducia può fare anche molto di più per voi... spesso durante il raccolto possono avere carenza di manovalanza pe cui potete sicuramente trovare qualcuno che accetti un cambio lavoro! Se si va nelle campagne e si prendono accordi non e’ difficile trovare chi vi accoglierà nel proprio oliveto per dare una mano e avere in cambio del buono olio...

Ci sono anche altre alternative, ad esempio affittare una piccola chiusa di olivi, ultimamente si trovano anche gratuitamente, o addirittura prenderne una quantità necessaria alla produzione dei proprio fabbisogno famigliare in “adozione”, infatti ci sono piccole aziende che vi mettono a scelta anche degli olivi da adottare e andare a raccogliere durante il periodo autunnale per avere il vostro sacro bottino di olio evo,

Qui vi metterò  il link ad una piccola azienda locale , per l’esattezza quella dei miei genitori che già fanno questo tipo di accordi, così potrete godere delle proprietà miracolose dell’olio evo e del suo famoso principio curativo, l’oleuropeina, per tutto l’anno e per tutte le pietanze senza mai più dover comprare oli di semi scadenti ottenuti con le più astruse diavolerie per tenere bassi i prezzi!


Il benessere e la qualità e’ vero e giusto che costano molto, ma sono davvero  impagabili.

Sta solo a noi decidere come pagare la nostra qualità di vita, se con le nostre azioni o se con la nostra salute.

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